Il regime forfettario è l’unico regime fiscale agevolato attualmente disponibile in Italia.
Il regime forfettario è stato introdotto dalla legge 190/2014 (Legge di Stabilità 2015), successivamente è stato riformato con la Legge 208/2015 (Legge di Stabilità 2016).
Le ultime variazioni sono entrate in vigore il 1º Gennaio 2019, a seguito della Legge di Bilancio del 30/12/2018 nr.145
Garantisce un’aliquota molto conveniente del 15% sull’imponibile.
Inoltre, l’imposta è ridotta al 5% per i primi cinque anni per chi avvia una nuova attività.
Il vecchio regime dei minimi è da considerarsi abrogato, ma rimane comunque valido per i titolari di partita IVA che lo hanno scelto entro il 2015.
Ma scopriamo più nel dettaglio requisiti, tassazione, limiti e vantaggi del regime forfettario.
Fino al 31 dicembre 2018 erano previsti i seguenti requisiti:
La Legge n. 145/2018 ha modificato la disciplina del regime forfettario stabilendo un unico requisito di accesso:
Le modifiche decorrono dall’1° gennaio 2019, quindi se hai una partita IVA già attiva dovrai verificare se nel 2018 hai guadagnato meno di 65.000 euro. In tal caso, potrai beneficiare del regime forfettario.
Se invece non hai ancora avviato la tua attività dovrai basarti su dati presunti.
Ci sono un po’ di calcoli da fare, ma non preoccuparti, adesso, spieghiamo la procedura passo passo.
L’imposta così applicata si sostituisce a tutte quelle ordinariamente previste (imposte sui redditi, addizionali regionale e comunale, Irap).
Il regime forfettario è sicuramente attraente per chi ha intenzione di avviare la propria attività e ne possiede i requisiti per accedervi, ma occorre un’attenta valutazione di convenienza in sede di apertura della partita IVA.
Gli elementi da considerare nella valutazione sono principalmente due:
Il Regime Forfettario risulta conveniente quando:
Se pensi che il regime forfettario sia per te, oppure hai ancora dei dubbi, prendi un’appuntamento con noi che saremmo lieti di aiutarti nella tua scelta.